la storia della casa dell'angelo

L’edificio, ex Villa Doria, fù acquistato dalla Congregazione dei Servi della Carità, fondata dal Beato don Luigi Guanella, con atto notarile del notaio G. Gambaro il 3 agosto 1951, con lo scopo di “destinare gli immobili in oggetto a scuola per bambini orfani e abbandonati”.

Apre ufficialmente il 18 agosto 1951 con don Gerolamo Cremonesi, primo direttore. Questi denominerà l’antico edificio con il nuovo nome “La Casa dell’Angelo”, a ricordo del confratello don Angelo Lecchi, deceduto mentre gestiva le trattative di acquisto della villa.

Dopo i necessari interventi di adattamento “La Casa dell’Angelo” accoglie i primi ragazzi nel settembre 1954. Sono ragazzi con necessità diverse: orfani, figli di famiglie con gravi difficoltà economiche, ma tra loro ci sono anche bambini che arrivano da città lontane ed hanno bisogno di clima marino per la loro salute, e le loro famiglie non hanno la possibilità di collocarli presso altre strutture dalla retta molto elevata.

Sono per lo più ragazzi delle elementari e per loro viene allestita anche una scuola interna.

Ma col passare del tempo la tipologia dei ragazzi accolti muta, nuove esigenze richiedono un cambio di prospettiva, e così, a partire dalla fine degli anni ’70, la struttura si apre all’accoglienza di ragazzi con gravi problematiche sociali e familiari.

“La Casa dell’Angelo” cambia così progressivamente fisionomia e impostazione. Non più bambini solo delle elementari, ma anche delle medie, non più divisi per classi scolastiche, ma per gruppi.

Viene abolita la scuola interna e i ragazzi sono inseriti presso le scuole del quartiere. Anche le diverse attività, di tipo sportivo, ricreativo, sono vissute nell’ambito del territorio. Una serie di ristrutturazioni, compiute tra il 1983 e il 1988, segna l’inizio della trasformazione de “La Casa dell’Angelo” da Istituto a Comunità Educativa con la creazione di spazi idonei alla vita dei singoli gruppi.

È del ’95, però, la ristrutturazione che da alla Casa dell’Angelo l’attuale fisionomia. Si mette infatti mano alla totale ristrutturazione degli ambienti dell’Istituto esistente, con la creazione di appartamenti indipendenti, e l’edificazione ex-novo di un altro edificio indipendente.